Ricominciare da se per rimettersi in gioco

“Edo, lo sapevo che sarebbe finita! Me la sentivo.”

“Mi dispiace molto. Come ti senti?.”

“Stran*.”

“In che senso?.”

“Mi sento pers*. Come se non sapessi più chi sono. Come se mi avessero tolto la coperta in un notte fredda. Mi sento espost*.

. . .

I breakups sono tosti. Davvero. Non importa quanto il nostro sesto senso ci dica che la storia sta per finire, o quando sappiamo che chiudere è la cosa migliore per noi stessi. È difficile.

È difficile perché in quel periodo in cui condividiamo la nostra vita con un’altra persona, creiamo nuove abitudini, scopriamo cose che piacciono a entrambi.

Sviluppiamo una nostra identità all’interno della coppia. È sempre una parte di noi, ma collegata all’altra persona.

E quando ci lasciamo, è come se perdessimo una parte di noi stessi che era legata al nostro partner.

Quindi, in un certo senso, affrontiamo un sorta di lutto. Per quella parte di noi che non c’è più. E questo ci fa sentire spaesati ed esposti, come in una fredda notte senza coperta.

“Basta. Sto troppo male. Ho deciso che non amerò più“

“Nemmeno te stess*?”

“?”

Ora vi svelo un segreto. Il tempo da solo non cura le ferite. Le rende meno visibili. Vi fanno meno male. Ma se non cambiate il modo che avete di fare le cose, vi farete male nello stesso punto.

Pensate a un paio di scarpe che sono troppo piccole per il vostro piede. Sono bellissime eh, con gli unicorni e i brillantini. Tutti vi fanno i complimenti!

Ma voi non ci camminate bene. Vi fanno male i piedi.

Ma vi piacciono così tanto che decidete di portarle sempre. Soffrite in silenzio, medicate le vesciche e stringete i denti. Poi un giorno le scarpe spariscono.

E tu ti trovi sol* con le tue ferite. Il tempo le fa passare, certo! Ma cosa succede quando trovi altre scarpe luccicose che però sono ancora due numeri più piccole?

Se non hai capito che ti meriti scarpe della tua misura, ti farai ancora male allo stesso modo, nello stesso punto.

Il tempo da solo non sistema le ferite, sei tu che impari dalla situazione, assimili e capisci che cosa c’era che causava quelle ferite.

A primo impatto può sembrare che la colpa sia della scarpa. Ma chi è che ha deciso di metterle pur sapendo che erano troppo piccole? Eh? Sii onest*.

Se non amate voi stess*, continuerete a farvi andare bene scarpe scomode.

Siete voi che dite “No. Voglio delle scarpe della mia taglia!.”

“E se non sapessi come dire no?”

Ecco, appunto! Se siamo cresciuti pensando di non meritarci nulla, o di meritarci cose solo in certi momenti (condizionatamente), allora faremo fatica a esprimere ciò che vogliamo.

Perché non ci siamo nemmeno mai chiesti cosa fosse.

Per imparare a esprimere i propri bisogni, dovete avere il vostro benessere come priorità, e questo significa amare se stessi.

Se voi non vi volete bene, si vede. Gli altri lo percepiscono.

É come stiate dicendo al partner “trattami così perché non mi merito di più”. E lo fate senza saperlo. Attraverso le vostre azioni, nel modo di comunicare e nel modo in cui sopportate la relazione in cui siete invece che andare via.

Il vostro benessere non va mai sacrificato per compiacere gli altri. È molto difficile, lo so!! Ma il self love si sviluppa passo passo, iniziando con gentilezza e perdonando se stessi per gli errori compiuti in passato e accettando la versione di noi che siamo in questo momento.

Imparare ad amare se stessi è importante per vivere più felici e più sani in ogni aspetto della propria vita, e per sviluppare relazioni sane e durature.

Non smettete di amare perché una storia finisce. Il dolore passerà, e stare male è normale, usate questo tempo in cui siete soli per riconnettervi con voi stessi.

Per capire chi siete, cosa vi piace, per uscire con gli amici che non vedete da tanto, per riscoprire le vostre passioni. Per darvi in prima persona quell’amore che avete sempre sognato.

Comprate le scarpe della vostra taglia, i brillantini ve li regalo io.